L’Ufficio Ricerca e Sviluppo di Azimut|Benetti ha partecipato al Progetto Europeo “Paint-it A new environment-friendly manufacturing approach for marine antifouling coating” (LIFE15 ENV/IT/000417 PAINT-IT), un’importante ricerca internazionale co-finanziata dall’Unione Europea attaverso il Programma LIFE nell’ambito delle vernici antivegetative per gli scafi, confermando la sua volontà di contribuire a un’industria nautica rispettosa dell’ecosistema marino.
Con crescente entusiasmo e consapevolezza il Gruppo Azimut|Benetti è da diversi anni in prima linea per contribuire alla realizzazione di un’industria nautica sempre più sostenibile. Grazie all’Ufficio Ricerca e Sviluppo, l’azienda sostiene e partecipa attivamente ogni anno a numerosi progetti e ricerche volti a ridurre l’impatto ambientale del settore del diporto.
L’ultima importante iniziativa che ha visto Azimut|Benetti tra i protagonisti è il Progetto Paint-it, un’interessante ricerca portata avanti da un tavolo di lavoro internazionale con il contributo dell’Unione Europea. Il progetto, sostenuto da alcuni protagonisti del mondo industriale, tra cui oltre ad Azimut|Benetti anche Colorobbia Consulting (Sovigliana-Vinci, FI) con il suo Centro Ricerche Colorobbia, e universitario nei due centri romani dell’Università di Tor Vergata – Dip. di Ingegneria dell’Impresa, considerato un’eccellenza nel settore, e Università “Niccolò Cusano – Dip. di Ingegneria, ha portato allo sviluppo di alcune innovative vernici antivegetative atossiche per applicazioni navali dall’elevata sostenibilità ambientale grazie alla completa assenza d’immissione nell’ambiente marino di biocidi dannosi per le specie acquatiche, diversamente da quanto avviene nelle tradizionali vernici antivegetative che rilasciano biocidi basati sull’azione tossica dei composti di rame e altri analoghi organo-metallici. Oltre all’eliminazione dei biocidi, l’impatto ambientale significativo di queste vernici è legato anche alla diminuzione di energia, gas serra e rifiuti dovuta alla riduzione delle attività di manutenzione dello scafo e, per concludere, a una riduzione consistente delle emissioni di CO2.
La portata di questo progetto, per altro, non si limita al settore del diporto: oltre al comparto nautico, la formulazione testata potrà essere utilizzata nell’edilizia civile, negli impianti di trattamento delle acquee reflue e in generale negli impianti che coinvolgono sistemi idrici in differenti processi di produzione industriale.
Il sostegno dell’Ufficio Ricerca e Sviluppo a questo progetto s’inserisce in una più ampia strategia dell’intero Gruppo Azimut|Benetti che è da sempre attento alla sostenibilità della sua produzione grazie al rispetto di alcuni punti fermi, come il controllo della catena di fornitura, l’applicazione delle migliori soluzioni tecnologiche (a livello di evoluzione della forma delle carene, di propulsioni e di scelta dei materiali tra cui il Carbon Tech), lo studio dei processi di smaltimento degli yacht, e la sponsorizzazione di diverse associazioni che mirano a controllare e ridurre l’impatto del comparto sull’ambiente, come Blue Marine Foundation e Water Revolution Foundation.
Questo impegno per altro non solo rappresenta un pilastro fondamentale della filosofia aziendale del Gruppo ma risponde anche alle più recenti tendenze e trend di mercato, in particolare legate alle nuove generazioni di armatori, sempre più attenti a vivere il rapporto con l’ambiente marino in maniera più rispettosa, attenta consapevole.